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Il volo in pendio

Un lancio di Walter

Per tutti i fortunati che hanno la possibilità di recarsi a volare in pendio, spendiamo due parole sul come orientarsi per far volare il nostro modello. Noi prenderemo come riferimento il Monte Fasce, giusto per darvi un esempio reale, ma le regole valgono un po' ovunque.
La zona è una conca naturale molto ampia con un largo prato sulla sommità che consente atterraggi senza problemi. Guardando a sud vediamo il mar ligure e Genova. Oltre che un ottimo sito per volare, questo monte è veramente un posto affascinante. Il pendio è abbastanza ripido ed il vento è quasi sempre presente. Con i suoi quasi 1000 mt di altitudine s.l.m. per anni ha ospitato raduni ed appassionati di aeromodellismo. Chi di voi abita nelle vicinanze, il Sabato o la Domenica può provare ad andarci per vedere volare modelli di 3 o 4 metri di apertura alare (e magari incontrare anche noi).

Il monte Fasce
Il monte Fasce. Al centro la zona di atterraggio; sulla sinistra il pendio

Il volo in pendio è senz'altro uno dei più appaganti aspetti dell'aeromodellismo. Infatti, poter far volare il proprio modello per un tempo indeterminato semplicemente sfruttando le forze della natura, è una cosa quantomeno da provare.
E' chiaro che bisogna conoscere alcuni principi fondamentali, ma con la pratica si acquisisce quel 'feeling' che rende a mano a mano tutto più facile.
Più o meno tutti sono consci del fatto che un aereo, per sostentarsi in volo, deve avere una certa velocità. Quando vedete decollare un aereo infatti, notate come questo dia tutta potenza ai motori per raggiungere la velocità che gli consente di sollevarsi. Ciò che fa sollevare l'aereo è la differenza di pressione che si crea tra le superfici superiore ed inferiore delle ali dovuta al passaggio dell'aria sopra di esse. L'importante quindi è che ci sia una differenza di velocità tra l'ala ed il flusso d'aria che questa attraversa.
Se l'aereo sta fermo e viene 'colpito' da un flusso d'aria costante, il risultato è il medesimo:
si crea una certa portanza.
Ed è per questo che, una volta sul pendio, si controlla la direzione del vento.
Se non si muove una foglia, potete tornare a casa o attendere gli eventi. Purtroppo la presenza del vento non è cosa prenotabile, ma quando c'è .... è gratuita.
Se avete una certa dimestichezza potete verificare la provenienza del vento 'a naso', quando girandovi lo sentite in faccia; altrimenti piantate un bastoncino per terra e attaccate sulla sua sommità qualcosa che possa indicarvi la direzione, tipo un filo di lana colorato o una striscia di nylon (quello da 'lavori in corso' va benissimo). Il modello va lanciato, in maniera decisa, leggermente verso l'alto e contro vento. Questo genererà subito una portanza in grado di sollevare il modello per diversi metri in altezza. Lo TZagi è concepito per essere auto-stabile; se non date nessun comando, questo vola dritto e tranquillo nella direzione imposta. A questo punto, se viriamo a destra o a sinistra di 90 gradi, il modello si troverà con il vento di traverso. A seconda della forza del vento si potrà verificare un'ulteriore salita o una leggera discesa. Virando nuovamente nello stesso senso di altri 90 gradi, rientriamo alla base. Questa volta il vento è in coda ed il modello scende perchè la velocità relativa dell'aria sulle sue ali diminuisce (il vento in coda controbatte la velocità dell'aria dovuta all'avanzamento del modello). Ma quando siamo nelle vicinanze del pendio, l'aria che urta contro di esso e sale verso l'alto riporta il modello in quota, consentendoci di ripetere il 'giro'. Vediamo in maniera molto schematica quanto appena detto:
Qui a lato vediamo una riproduzione di un pendio simile al Fasce. Le scie blu indicano la traiettoria del modello; quelle azzurre la direzione del vento.
Notate come questo risale il pendio creando una corrente ascensionale che sospinge il modello verso l'alto. Il punto contrassegnato con 'start' indica la zona del lancio.
Il pendio visto dal basso
Lo stesso pendio visto da altra angolazione. La traiettoria mostrata in arancione è la più semplice da eseguire e consente il rientro alla base virando sempre dalla stessa parte. L'unico accorgimento è quello di cercare di non svalicare dalla parte opposta del pendio. Questo perchè il modello verrebbe trascinato bruscamente dal vento e risucchiato verso il basso, con conseguente perdita di controllo. Il pendio visto dall'alto
Quindi, le regole fondamentali per il volo in pendio sono le seguenti:
controllate che ci sia abbastanza vento e che questo provenga dalla vallata verso di voi. Lanciate sempre il modello contro vento. Fate atterrare il modello con il vento di traverso oppure, in caso di vento forte, reindirizzatelo contro vento in modo da farlo rallentare.
Ma vediamo insieme la prossima pagina. Questa costituisce una specie di check-list prima del primo lancio e vedremo come rimediare ai comunissimi errori che si commettono e che sono fonte di tanta esperienza.

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